Dove vedere Cagliari – Udinese streaming diretta live tv No Rojadirecta

Cagliari Udinese si disputerà, Domenica 20 dicembre 2020, alle ore 15.00  La partita sarà visibile sui canali Sky e nello specifico sui canali Sky Sport, sia sul satellite che sul digitale terrestre ed ancora Sky sport Arena al numero 204 del satellite.

Ovviamente chi vorrà potrà seguire anche il match in diretta streaming. Gli abbonati potranno affidarsi a Sky Go per poter vedere il match, scaricando l’app su dispositivi mobili quali computer e notebook o ancora tablet e smartphone. Ci sarebbe ancora un’altra possibilità, ovvero guardare il match su Now Tv, il servizio di streaming live e on demand di Sky che da la possibilità di poter assistere ai più importanti incontri di calcio, ovviamente dopo aver acquistato uno dei pacchetti offerti.

Non è sempre equazione lineare compensare le manchevolezze difensive con la forza d’urto dell’attacco. Cagliari che sinora ha incassato 23 reti, in pratica poco meno di 2 a partita e con Cragno che ha sempre giocato a livelli ottimali togliendo spesso e volentieri le castagne dal fuoco all’intero reparto.

Sono invece 18 i gol fatti e non è considerazione da passare sotto traccia, visto che l’Udinese, ospite oggi alla “Sardegna Arena” e che in classifica ha un punto in più dei rossoblù, ne ha messe a segno 13 anche se i friulani hanno una gara in meno. Lo stesso Verona, stabilmente al 7° posto, ha segnato meno del Cagliari (17). La fase offensiva di Di Francesco funziona, c’è da riscrivere l’assetto tattico globale per proteggere meglio la porta.

Già in settimana lo zero a zero a Parma ha manifestato progressi a livello di tenuta, ora non resta che confermare. I cagliaritani non vincono dal 7 novembre (2 a 0 alla Sampdoria) e il fardello comincia a diventare pesante. «A Parma è stato un punto di partenza fondamentale – ha detto Di Francesco – Anche se avremmo potuto sviluppare meglio l’azione. Diciamo che l’obiettivo primario era quello di non incassare gol e ci è riuscito.

Adesso però dovremmo tornare a segnare». Tre casi di positività al Coronavirus hanno prodotto qualche sussulto. In quarantena sono finiti il secondo portiere Aresti, quello della Primavera, Niccolò Cabras, ed il centrale estone Klavan. Tutti gli altri negativi e questa è già una notizia non male, visto che Ounas e Godin torneranno abili e arruolati. «Equilibrio anzitutto. – conferma il mister – Dobbiamo far male quando creiamo le occasioni e possibilmente subire di meno. Se si difende in maniera approssimativa si perdono di vista anche le certezze che abbiamo sul fronte offensivo».

La società non diramerà i convocati il giorno prima per scelta solidale con l’allenatore che deve valutare le condizioni dei singoli, Walukiewicz su tutti. Dubbio in attacco sull’asse centrale con Pavoletti e Simeone che si giocano un posto. Per il resto non dovrebbero esserci sostanziali mutamenti rispetto al confronto infrasettimanale a Parma, se non dettati da problemi fisici. Marin tornerà titolare a discapito di Oliva mentre la coppia centrale non potrà esser confermata.

Ceppitelli reclama a gran voce una maglia dopo tutta una serie interminabile di contrattempi. «Non ci deve ossessionare la classifica. – ha ammonito Di Francesco – Dobbiamo perseguire un progetto in un campionato che si sta rivelando anomalo. In casa, ma senza pubblico, è totalmente diverso. Sembrerà quasi una partita di allenamento. I nostri avversari sono tosti e meno attendisti rispetto agli altri anni. Poi hanno De Paul che illumina la scena, un giocatore da marcare a vista e che può trovare sempre la giocata giusta».

Banco di prova per l’Udinese che a Cagliari cerca il sesto risultato utile consecutivo. Gotti predica calma: «Dal 3 al 23 gennaio l’Udinese avrà sei partite, quattro delle quali contro squadre di prima fascia. Sarà dunque un percorso da affrontare un passo alla volta». Qualche novità di formazione a centrocampo e in avanti. «Questa settimana forse per la prima volta abbiamo visto lampi del Mandragora che conosciamo. Ha lavorato tantissimo dando la sensazione di essere vicino al massimo del suo potenziale. Vanno dosate le forze, lo stesso ragionamento va fatto per l’attacco dove c’è abbondanza e la condizione generale sta crescendo».

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