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Antonella Clerici, l’amore con Vittorio Garrone l’ha resa più forte

Antonella Clerici è un monumento alle donne italiane: materna, solare, sorridente, a volte delusa e bistrattata, ma sempre innamorata, pronta a rinascere e a vivere una nuova favola. Basta vederla a Venezia con Vittorio Garrone, felice nonostante nei mesi scorsi non si sia parlato d’altro che della sua esclusione dai palinsesti della Rai.

Domanda. Finalmente

Risposta. «Sto volgendo in positivo questa mia assenza dalla tv per potermi dedicare di più a mia figlia Maelle e a Vittorio, facendo cose che non potevo fare quando ero impegnata tutti i giorni con la tv, come preparare una cena in casa per gli amici o godermi un weekend romantico. Io e Vittorio abbiamo fatto un giro alla Biennale e al Guggenheim, siamo stati a cena da Ivo e siamo andati all’Harry’s Bar da Cipriani. Ho raccontato tutto sui social per tenere un contatto con il pubblico che non mi vede più in tv. È stato molto bello, Vittorio è più romantico di me: mi fa sentire una regina e io lo faccio sentire un principe, sono molto accudente.

Ma non ci sposiamo, anticipo la domanda, stiamo bene così».
D. Lei può essere un esempio per le donne: come ci si innamora dopo tante delusioni? R. «Devi avere il colpo di fortuna: dico a tutte di non perdere la speranza perché V amore della propria vita si può trovare anche dopo i 50 anni e io ne sono l’esempio. Bisogna uscire dall’ordinario e non frequentare sempre le stesse persone, se un’amica ti dice: “ti voglio presentare un amico”, ditele di sì, ma solo se è un’amica fidata, e non fatelo diventare il vostro pensiero fisso. Io non volevo essere “piazzata”, volevo stare da sola, ma poi è la fortuna, che poi sarebbe il destino, a decidere per te. Tu devi solo farti trovare dove ti sta cercando».

D.E una donna fortunata, ma la vita non le ha risparmiato nulla, come fa a restare ottimista? R. «Ho avuto, come tutti, i miei dolori e le mie gioie, alla fine le cose devono succedere
e bisogna andare avanti senza crogiolarsi nel proprio dolore, si rischia solo di girare su se stessi. Io ho avuto uno “stop” che mi ha insegnato che devo fare cose più belle, ho riflettuto sulla mia vita e sono sicura di avere le idee chiare su cosa voglio fare e con chi lo voglio fare».

D. In realtà fu lei a fare il primo passo indietro, lasciando La prova del cuoco per andare a vivere dal suo compagno. R. «A volte le scelte della vita incidono sul lavoro, è successo
quando aspettavo mia figlia ed è successo adesso, e anche questa volta risalirò la montagna. Se fossi stata una calcolatrice prima di lasciare La prova del cuoco avrei cercato di avere un programma forte in prima serata, ma non sono così, per me viene prima il cuore e non mi sono pentita. Per anni ho accettato tutto per spirito di squadra e ho fatto il soldatino, ma il militare si fa una volta sola nella vita».

D. E se le proponessero di affiancare Amadeus a Sanremo? R. «No, perché questo è il suo Festival e deve farlo da solo, non deve essere “conducono Amadeus e…”. Lui è arrivato fin qui dopo una lunga gavetta, è diventato un numero uno e questo è il suo momento così come lo è stato per me e per Carlo Conti. Poi, se per i 70 anni del Festival invitasse i vecchi conduttori, allora uno ci va certamente».

D. Le piacerebbe lavorare con Maria De Filippi, che ha sempre valorizzato conduttrici “dimenticate” dalla Rai?
R. «No, perché Maria fa cose bellissime con tante brave conduttrici e non vorrei essere un peso, la stimo moltissimo, ma non andrei mai a romperle le scatole, lo farei se mi dicesse che ha un progetto apposta per me, ma è giusto che valorizzi le risorse della sua azienda».

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