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Amedeo Goria e il suo rapporto con la figlia Guenda

Ognuno di noi ha un lato nascosto. Il giornalista sportivo Amedeo Goria coltiva da anni la sua passione per l’arte e la bellezza, che poche persone conoscono. In occasione, del press tour “ON AIR Golfo Aranci”, Inato per sponsorizzare e far conoscere, attraverso la presenza di Vip e giornalisti, la meravigliosa località sarda; non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione di scambiare due chiacchiere con lui.

Ciao Amedeo, possiamo finalmente organizzare le nostre vacanze, con questo viaggio inauguriamo l’estate, cosa ne pensi? Riappropriarci della nostra libertà negata dal virus è una conquista e ripartire da Golfo Aranci, anzi è stato un ottimo inizio. Mi ricorda quando con Maria ^Teresa (Ruta n.d.r.), siamo stati invitati al lancio di Poltu Quatu, un evento meraviglioso. Soprattutto, poter viaggiare ci aiuta a stare bene e anche questa è un’altra mia passione.

Quali sono le tue altre passioni? Oltre alle mie collaborazioni giornalistiche, nonostante sia in pensione, amo e studio l’arte. Precisamente compro e rivendo opere d.’ arte, è una mia passione e negli ultimi anni ho riempito la mia residenza romana di meravigliosi quadri. Tanto che mia figlia Guenda è preoccupata e spesso mi sgrida, dicendomi che sto esagerando.

Siamo curiosi di sapere ma con Guenda, pace fatta? Sorrido quando me lo chiedono. Dal commento che ho fatto al “Grande Fratello” ne sono state scritte di ogni sul nostro rapporto. Andiamo d’amore e d’accordo, la mia è stata solo una battuta. Anzi, sono un papà premuroso, proprio recentemente ho conosciuto il suo fidanzato, Mirko che lavora come regista per la Rai. Non nascondo la mia gelosia, ma voglio vedere Guenda felice e mi sembra sulla buona strada.

Come hai trascorso l’estate? Ho la fortuna di vivere in una casa dove ho tutto. Comunque, la prima parte dell’estate sono stato impegnato a seguire gli Europei di calcio. Poi, ho presenziato alcune delle presentazioni del mio libro: “Il sacrificio del re”, un giallo ambientato in una società calcistica della città di Torino. Il resto: è stato tutto in divenire, è il bello di quando non pianifichi e vivi.

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