VETRI ANCHE NEGLI OCCHI: l’aggressione mentre lasciavano lo stadio | Li hanno presi a colpi di bottiglia

VETRI ANCHE NEGLI OCCHI: l’aggressione mentre lasciavano lo stadio | Li hanno presi a colpi di bottiglia

Aggressione di tifosi avversari (Fonte LaPresse) - fattidipallone.it

Un caso clamoroso con protagonista un amatissimo tecnico italiano: l’aggressione dei tifosi avversari e la cicatrice sul viso.

Il calcio è uno sport ma succede ormai con una certa frequenza che i tifosi si lascino coinvolgere troppo dalla squadra per cui fanno il tifo. Questo li porta, soprattutto in caso di grande rivalità, a compiere dei gesti che violano la legge e non solo.

Ne sa qualcosa un nostro amatissimo allenatore, rimasto coinvolto in una grave aggressione da parte dei tifosi avversari. Un episodio che ha cambiato per sempre la sua vita ma anche il suo volto.

Tutto è accaduto in pochi secondi e ha portato l’allenatore in questione a fare una considerazione generale sulla vita e su come possa cambiare tutto in un attimo ma vediamo quanto accaduto e cosa ha raccontato il diretto interessato.

Una violenza mai vista

Per parlare di questo episodio clamoroso, bisogna fare un passo indietro e tornare con la memoria al 2023. Il brutto episodio non è andato in scena in Italia bensì in Francia e ha visto protagonisti da un lato la squadra del Lione e dall’altra i tifosi del Marsiglia. In occasione di un match di Ligue 1 sono andati in scena alcuni scontri non solo tra tifosi ma appunto anche tra supporters e la squadra.

Protagonista suo malgrado di questa storia anche il tecnico del Lione in quel periodo ossia Fabio Grosso. L’ex difensore, campione del mondo del 2006, è infatti rimasto vittima dell’aggressione da parte dei tifosi avversari. Un agguato in piena regola che ha costretto il tecnico a sottoporsi anche ad un intervento serio.

Il tecnico Fabio Grosso (Fonte LaPresse) – fattidipallone.it

La paura di Fabio Grosso

Come ricorda fanpage, il tecnico in quella occasione venne colpito dal lancio di una bottiglietta contro il vetro del bus su cui si trovava la squadra. In quel frangente la bottiglietta mandò in mille pezzi il vetro e i detriti colpirono a loro volta il volto del tecnico che in merito ha raccontato: “Se abbasso la palpebra si vede la cicatrice. Non è che mi abbiano ricucito proprio bene ma almeno sono qui a raccontarlo”.

Il tecnico si è successivamente sottoposto a un intervento che gli è costato 15 punti di sutura e tanta sofferenza, che a quanto pare fa fatica a dimenticare: “In quel momento ho capito cosa significa morire sul colpo, è tutto un istante, un bivio”. Un episodio quindi di violenza inaudita che l’attuale allenatore del Sassuolo ricorda ancora come se fosse accaduto solo ieri.